Dimont Birrificio Artigianale

In provincia di Udine, un birrificio artigianale voluto da 7 amici, ora 7 soci, che amano definirsi i “birrai della Dimont”.

Nasce nel luglio 2019 ad Arta Terme, in provincia di Udine, un birrificio artigianale voluto da 7 amici, ora 7 soci, che amano definirsi i “birrai della Dimont”, tutti coinvolti nella gestione dell’azienda brassicola.

Guidati dagli Sbilf, che scopriremo chi sono conoscendo le birre prodotte, i “birrai della Dimont” hanno posizionato il loro birrificio ad Arta Terme per la qualità dell’acqua pura che sgorga da una sorgente del monte Cabia, sovrastante la location da loro scelta in Frazione Cedarchis.

Acqua ottima, luppoli selezionati in base allo stile brassato, quindi il bavarese Hallertau, il boemo Saaz dalla Repubblica Ceca, l’americano della Jakima Valley in Oregon, i cereali, orzo e frumento, coltivati e maltati nel sud della Germania, gli ingredienti ci son tutti per una birra che in soli due anni si è affermata, e non solo nel suo territorio, anche se è dal Friuli che trae la sua forza e denota la sua mission: la prova ne sono gli Sbilf!

Sono creature mitologiche che popolano la Carnia, l’area alpina a nord del Friuli.

Un po’ folletti, un po’ gnomi, mai cattivi ma certamente dispettosi, simpatici e impulsivi, a cui i montanari attribuivano la colpa di tutto quanto non riuscivano a spiegarsi, capaci però di aiutare “a modo loro”, comunque meglio ingraziarseli come facevano i contadini lasciando sugli alberi qualche frutto al momento della raccolta.

Erano Gjan, Licj, Pavar, Bagan e Brau, esattamente il nome delle 5 birre prodotte da Dimont, a conferma del forte legame di Birra Dimont con il territorio.

Una scelta divertente quella di chiamare le varie birre con il nome degli Sbilf e, guardando bene, alcune caratteristiche attribuite a queste creature magiche corrispondono a qualche peculiarità della birra, o almeno noi ci abbiamo provato a trovare analogie.

 

Gjan Bionda, una lager di 4,8° alcolici, i cui freschi aromi di luppolo accompagnano anche al palato.

Poca amarezza, moderata alcolicità e corposità snella. Molto rinfrescante e invitante da bere.

Una birra da bere in compagnia perché, come lo Sbilf Gjant, è amichevole con tutti, con la gente di montagna in particolare.

 

 

Licj Pils, g.a. 5,2% vol., caratterizzata come da stile dall’aroma amaro, è una birra molto rinfrescante e facile da bere, ottima compagna di molte pietanze.

E come lo Sbilf Licj ama gli spazi chiusi, di un locale o di casa ma occhio, gli piace scucire gli abiti!

 

 

Pavar Weizen, g.a. 4,8% vol., dagli aromi fragranti del grano, è la birra estiva per eccellenza, poco alcolica e dalla caratteristica torbidezza data dall’apporto del frumento.

Lo Sbilf omonimo ama gli spazi aperti, è il paladino del rispetto verso la natura e punisce chi non la salvaguarda.

 

Bagan Ambrata, g.a. 5,6% vol, birra il cui colore, che richiama quello del rame, è dato dall’utilizzo del malto caramellato che le conferisce aromi molto intensi.

Il suo Sbilf è dispettoso, gli piace rovesciare il secchio del latte appena munto e nascondere gli arnesi da lavoro dei contadini ma per evitare i suoi scherzi basta offrirgli il cjarsons, piatto tipico della Carnia simile all’agnolotto ma senza ripieno di carne che è un ottimo abbinamento con questa ambrata.

 

Braulin IPA, dai sentori agrumati che avvolgono l’olfatto e il palato di intense sensazioni di bosco bagnato e di erbe aromatiche.

Birra importante, 6,7° di alcol, e da tutto pasto, con la piacevolezza di una birra rinfrescante.

Allo Sblif Brau piace giocare con lacci e corde e aggrovigliarli in matassa, avvolgente come la Dimont IPA

 

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