Italgrob in piazza insieme ai gestori dei locali Horeca!

Italgrob protesta per sostenere MIO (Movimento italiano Ospitalità), insieme ai gestori dei locali Horeca per denunciare il grave stato di crisi!

Il cielo plumbeo di pioggia non ha fermato il popolo dell’Horeca, che nella mattinata di lunedì 25 gennaio si è riunito a Piazza del Popolo a Roma.

La grande piazza, vuota di turisti e con i principali locali storici chiusi, è stata testimone dell’”invasione” del popolo dell’Horeca, “La grande bellezza italiana” come l’ha definita Paolo Bianchini presidente  di MIO Italia aderente a Federturismo Confindustria ,che ha organizzato il sit-in di protesta: ristoratori, distributori food&beverage, agenti di vendita,  barman….tutti si sono  ritrovati a Roma dalle diverse regioni italiane per manifestare e  portare  l’attenzione sulla  grave crisi che  la  filiera  sta  subendo.

La Federazione Italgrob con una folta delegazione di distributori italiani erano presenti, non potevano mancare, e non potevano non sostenere questo evento dando voce a oltre 2000 aziende di distribuzione Horeca che al pari dei pubblici esercizi vivono giorni tremendi e sono in una crisi profonda.

“Abbiamo accolto l’invito dell’amico Paolo Bianchini – ha detto sul palco il Presidente di Italgrob Vincenzo Caso – e siamo qui per sostenere la sua causa, perché è anche la nostra causa.  La filiera Horeca è un’unica filiera, i pubblici esercizi sono i nostri clienti, se stanno male loro, noi stiamo peggio, lo abbiamo sempre detto e ribadito in ogni sede, lo abbiamo denunciato nei nostri comunicati stampa e detto a chiare lettere nelle sedi istituzionali, quando abbiamo avuto occasione di essere convocati e ascoltati.

I famosi ristori, dai quali del resto i distributori sono stati ingiustamente esclusi, sono stati una goccia nel mare. Una goccia nel mare dove stiamo affogando tutti.

Oggi qui in questa piazza si compie un passo decisivo – ha ribadito il direttore Generale di Italgrob Dino Di Marino – perché per la prima volta in una manifestazione nazionale, pubblici esercizi e distributori manifestano insieme la gravosa situazione nella quale versano, e gridano il loro dissenso verso politiche che stanno affossando un comparto come l’Horeca, che è uno degli asset fondamentali sia della nostra economica che della nostra vita sociale.”

Lo stato di emergenza prorogato fino ad aprile per il timore della terza ondata e il continuo stato di allerta rendono incerto l’immediato futuro, e questo nuovo anno si avvia purtroppo in salita.

In questo contesto sulle spalle del distributore Horeca vi è un fardello pesantissimo, perché ha da sempre supportato fisicamente e finanziariamente i pubblici esercizi a valle, svolgendo dall’altra parte un compito fondamentale per l’industria di produzione a monte.

Quello del distributore è un lavoro essenziale per i locali e ancora più essenziale per l’industria agroalimentare, ma purtroppo è un lavoro invisibile, perché non tutti sanno, né conoscono il percorso che sta dietro quel prodotto che si consuma al bar o al ristorante.

Se i locali sono chiusi o a metà servizio, i mezzi dei distributori sono fermi, i loro venditori non hanno nulla da vendere, i depositi pieni di merce che andrà in scadenza, le forniture e fatture sospese non vengono incassate, con il rischio concreto di vedere trasformato il proprio monte crediti in spazzatura.

I rischi sono concreti: almeno il 30% delle aziende di distribuzione rischia di chiudere per sempre con migliaia di disoccupati, senza contare che in un momento difficile per le aziende e per l’economia del paese, si fanno strada in modo sempre più prepotente le infiltrazioni malavitose che offrono subdolo “sostegno”.

Non è possibile resistere a lungo in queste condizioni. Per questo la Federazione Italgrob chiede urgentemente e con insistenza, a nome di tutta la categoria dei distributori Food & Beverage di indennizzare, in percentuale, le gravose perdite di fatturato 2020 su base 2019 registrati dalle aziende di distribuzione pesantemente colpite dalle restrizioni imposte dai DPCM.

Soprattutto si chiede, insieme a tutti i referenti della filiera Horeca, una pronta riapertura dei locali senza limiti e restrizioni.

I locali sono luoghi sicuri, non è al tavolo di un ristorante o prendendo un caffè al bar che il virus si propaga.

È necessario aprire i locali, con tutti i protocolli di sicurezza che sono stati fin da subito prontamente messi in atto, per la sicurezza del consumatore e dei lavoratori: la filiera horeca vuole vivere, merita di vivere e lo fa con la responsabilità che da sempre la caratterizza.

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