Confcommercio: “servono più risorse, anche con un nuovo scostamento di bilancio”.
Nel Consiglio dei ministri in programma domani il via libera a un provvedimento che dettaglierà la distribuzione dei due miliardi già a disposizione. Draghi: “valuteremo se servono altre risorse”.
La nuova tornata di ristori a beneficio delle imprese travolte dalla valanga Covid avverrà in due tempi.
Il primo sarà deliberato a stretto giro di posta, presumibilmente già nella riunione del Consiglio dei ministri prevista per giovedì prossimo, mentre per il secondo ci sono ancora da valutare tempi, consistenza e l’opportunità di ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio.
Lo ha spiegato in conferenza stampail premier Mario Draghi, sottolineando che nell’immediato sono a disposizione i due miliardi circa stanziati nella legge di bilancio.
Serviranno per aiutare soprattutto il turismo, per il quale c’è un fondo ad hoc da 150 milioni di euro, e in generale le piccole imprese, che vedranno rifinanziati i fondi per la cassa integrazione. Aiuti mirati sono previsti anche per discoteche, locali da ballo e teatri.
“Stiamo facendo tutti una riflessione per cercare di affrontare nella maniera più soddisfacente i bisogni di sostegno che possono essere determinati da questa ripresa della pandemia. Valuteremo se servono altre risorse”, ha assicurato il presidente del Consiglio.
Confcommercio: “servono più risorse per fronteggiare l’impatto della nuova fase della pandemia sulle imprese”
“Il presidente Draghi ha fatto riferimento agli stanziamenti della legge di bilancio per il 2022 per la prima risposta ai fabbisogni dei settori produttivi colpiti – a partire dalla filiera del turismo – dall’impatto della nuova fase della pandemia.
Non ha, tuttavia, escluso la necessità del reperimento di ulteriori risorse”.
Così Confcommercio, per la quale “è fin d’ora chiaro che vanno messi urgentemente in campo nuovi ristori e nuove moratorie creditizie e fiscali oltre che un nuovo ciclo di Cassa Covid.
Servono, dunque, risorse aggiuntive rispetto ai fondi individuati in legge di bilancio. Servono con urgenza e vanno reperite anche ricorrendo ad un nuovo scostamento di bilancio”.
Fipe: “senza Cig a rischio altri 50mila posti di lavoro”
“Se il Governo non interverrà con una proroga degli ammortizzatori Covid sono a rischio altri 50mila posti di lavoro solo nel settore dei pubblici esercizi”.
È l’allarme lanciato da Fipe-Confcommercio, insieme alla sua associata Aigrim (l’Associazione delle imprese di grande sistorazione e servizi multilocalizzate), dopo l’esaurimento degli effetti della Cassa integrazione Covid, scaduta lo scorso 31 dicembre.
La richiesta di altre tredici settimane di cassa Covid riguarda in particolare i pubblici esercizi delle città d’arte, colpiti dalla mancanza di turismo internazionale, le attività di catering e banqueting, legate a cerimonie ed eventi, la ristorazione collettiva, penalizzata anche dal massiccio ricorso allo smart working, e quella commerciale presente in aeroporti, stazioni ferroviarie, aree di servizio autostradali.
“Le catene della ristorazione in viaggio, in particolare nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti, stanno soffrendo in modo particolare della recrudescenza della pandemia.
Così come la ristorazione che beneficiava ampiamente dei flussi turistici.
Inoltre, per la ripartenza dello smart working, anche i normali flussi dei pendolari si stanno riducendo notevolmente”, sottolinea Cristian Biasoni, presidente di Aigrim.
“Fipe – conclude il presidente Lino Enrico Stoppani – chiede queste misure urgenti per evitare dolorose iniziative di ‘legittima difesa’ che porterebbero a licenziamenti e a drastiche riduzioni di posti di lavoro, con gli annessi problemi sociali e le prospettive per un settore strategico per l’economia del Paese.
È indispensabile, invece, preservare le competenze professionali del settore per consentire la ripresa delle attività in sicurezza quando questa fase critica sarà superata”.
Fto: “subito ristori per il turismo organizzato, ma non a pioggia”
“Non tocca a noi entrare nel dibattito tecnico e politico sulla necessità o meno di uno scostamento di bilancio.
Tuttavia chiediamo al governo sostegni congrui e immediati: la pandemia continua a mordere, il turismo organizzato è fermo ormai da due anni e non possiamo accontentarci di qualche briciola raccattata tra le pieghe del bilancio pubblico”.
Lo ha sottolineato Franco Gattinoni, presidente della Federazione Turismo Organizzato di Confcommercio, in vista del Consiglio dei ministri di giovedì che dovrebbe varare nuovi ristori all’economia.
“Servono subito un ampio rifinanziamento della Cig Covid almeno fino al 30 giugno 2022, naturalmente con validità retroattiva dal primo gennaio, e contributi diretti per almeno 500 milioni di euro.
La rapidità è fondamentale, non c’è tempo da perdere, ogni giorno che passa è un giorno colpevolmente sprecato.
Il nostro è il comparto più colpito dalla pandemia e ci sono decine di migliaia di posti di lavoro a rischio. Ecco perché – ha proseguito Gattinoni – chiediamo anche l’estensione del credito d’imposta sulle locazioni commerciali con la possibile cessione fino a fine giugno”.
“Ci aspettiamo dunque uno stanziamento rilevante e tempestivo.
E ci permettiamo di dare un suggerimento al governo: quello di evitare contributi a pioggia che perseguono spesso la logica del consenso politico di corto respiro e finiscono per perdersi in mille rivoli, ridimensionando l’efficacia dello sforzo finanziario”, ha concluso il presidente di Fto.
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