Il nostro viaggio tra i locali d’Italia, accompagnati da un’azienda birraria o da un distributore beverage, questa volta ci vede in compagnia di Di.Be.R. Bevande, affermata azienda di distribuzione operativa nelle zone di Treviso, Pordenone e Belluno.
Insieme a Di.Be.R. Bevande siamo stati a Il Ventennale di Vittorio Veneto, all’Homeless Pub di Sacile e a I Balordi delle Quattro Strade a San Fior.
Con sede a Vittorio Veneto, in Zona Industriale di S. Giacomo di Veglia, per la precisione via Trentino 22, Di.Be.R. è un’azienda familiare che in tre generazioni si è affermata ed estesa, tanto da disporre di un nuovo grande magazzino e un gran numero di prodotti, birre e vini in primis ma anche tante altre bevande così da appagare le molteplici richieste dei locali serviti.
Veramente ricco il parterre di birre, importate da Germania, Austria, Inghilterra, Irlanda e Belgio, e notevole la propensione dei Rasera, questo il nome della famiglia, a mantenere uno stretto contatto con le case produttrici, un’attitudine che scopriremo essere anche la base del rapporto con i propri clienti.
La selezione accurata dei brand da inserire in portfolio non prescinde mai dalle esigenze del mercato, la ricerca della qualità è prioritaria così come la garanzia che tutti i prodotti siano sempre mantenuti nelle condizioni ottimali per il servizio al locale e al consumatore.
Di.Be.R. non è solo distribuzione, è anche consulenza, va infatti sottolineato che gli agenti non sono raccoglitori di ordini ma persone formate per supportare i gestori, consigliando i prodotti più indicati per il format del locale ed il suo target.
La formazione non si limita al team aziendale ma è rivolta anche ai gestori e ai loro staff, dall’approfondimento culturale sulla birra al modello di servizio ottimale fino all’organizzazione di serate di degustazione aperte al pubblico.
Ricchi di queste informazioni, ci siamo mossi con Alessio Rasera verso il primo locale da visitare, sempre a Vittorio Veneto, in via Martiri della Libertà 27: Il Ventennale, rilevato da pochissimi mesi da Roberta Rosolen, titolare anche della Birreria Lavius, che ha voluto sfidare se stessa riuscendo a portare al successo un locale reduce da varie traversie.
Impossibile fare un primo bilancio, ci dice Roberta, in nemmeno due mesi; però credo nell’ottima posizione del locale, qui a Serravalle, e nel progetto che ho definito.
Qual è il progetto per il Ventennale? Guardo a ciò che vuole il cliente che chiede qualità ma ha anche meno “tasca” di un tempo. Ho puntato all’accoglienza, ad un ambiente ordinato, pulito, non solo esteticamente gradevole: Il Ventennale è un bel locale con un fresco giardino interno; poi ho imboccato la strada dell’aperitivo, i famosi cicchetti veneti.
Bocconcini sfiziosi, stuzzichini saporiti, insomma il finger food che accompagna la bevuta, ma cicchetti diversi da quelli comunemente offerti, con gusti nuovi e originalità nella presentazione, ad esempio maritozzi salati e empanadas. Il pubblico sta apprezzando questa impostazione.
E del tuo fornitore beverage che ci dici? Tutto il bene del mondo, mi segue da tempo, risponde, nell’insieme da quasi 10 anni, poi al Lavius ed ora qui.
Offre molti vantaggi, la vicinanza, la disponibilità, l’ampia gamma di prodotti, fra cui ottimi vini che per noi veneti sono l’irrinunciabile “ombra de vin”, ma anche buonissime birre fra cui è difficile scegliere. Io ho in bottiglia la bavarese Falter e la belga Cornelissen.
Con Di.Be.R. non ho il rapporto cliente-distributore, ho un rapporto di fiducia, e non lo dico perché qui c’è ora Alessio Rasera ma perché è la pura verità.
Salutiamo Roberta e ci avviamo a Sacile, in provincia di Pordenone, dove in via Piave 5 ci accoglie Patrick, gestore, di fresca nomina ma con un’esperienza maturata dalla gavetta, di Homeless Pub, l’ultimo nato di un gruppo di locali creati da imprenditori intraprendenti.
Il locale è un mix di richiami al mondo medievale, pietra alle pareti, arredate con scudi, elmi e draghi, tanto legno “spartano” con un tocco di stile industriale, tanto più evidente nel bancone delle spine in cui spiccano le putrelle di sostegno.
Gradevole l’ingresso, ingentilito da piante e reso accogliente da tavoli verticali e tavoli con sedute. Homeless Pub, come gli altri tre locali della proprietà, è servito da Di.Be.R., autentico fornitore storico.
Patrick ci conferma quanto ci ha detto Roberta, il rapporto con l’azienda di distribuzione è ottimo, per professionalità, gamma di prodotti, simpatia personale; in particolare, ci dice Patrick, è un piacere trattare con Alessio Rasera, ci conosciamo da prima che facessi questo lavoro, è veramente bravo, preparato, disponibile.
Alla spina ci fornisce la Limburgse Witte di Brouwerij Cornelissen, una birra di frumento in perfetto stile belga, la Licher Pils e la Porterhouse Porter, poi abbiamo anche alcune eccezionali artigianali italiane.
La qualità di birre selezionate si abbina perfettamente alle nostre proposte di food, prosegue Patrick, offriamo varietà di carni qualitative, lavorate alla piastra ma anche guancette, pulled porck, hot dog, i bun, focacce gourmet, london bridge, in sintesi un menu appagante.
Ci è chiaro che Homeless Pub ha proposte in grado di attrarre, come avviene, un pubblico variegato per età e censo… un locale per tutti.
Lasciamo Sacile e rientriamo nel trevigiano dove, a San Fior, in via Europa 231, entriamo a I Balordi delle Quattro Strade e incontriamo Davide che dall’apertura gestisce questo locale, ironico fin dal nome ma, almeno per le “quattro strade”, veritiero perché c’era un incrocio così chiamato… sul balordi non ci pronunciamo ma Davide conferma anche la veridicità di questa parola… spirito goliardico!
Lo si nota anche nella cover del loro FB: Magna Bevi Scolta.
È proprio l’atteggiamento de I Balordi che caratterizza il locale, familiare, accogliente, scherzoso, dove il volto dell’uomo è quello di un animale… ma il gioco finisce qui. Nell’arredo si diventa seri, un po’ vintage, rosso inglese alle pareti e pavimentazione nera… un austero pub anglosassone, poi scopriamo la veranda, un salottino che apre le vetrate in estate.
Un bel locale, afferma con malcelato orgoglio Davide, dove sono state fatte scelte gastronomiche particolari… l’hot dog, oggi poco considerato e qui cuore dell’offerta, con wurst della macelleria di fiducia e tante versioni date dagli ingredienti.
Ci tengo a dire che tutto qui è fresco, unica eccezione il fritto. Altra caratteristica dei Balordi, 12 spine per la birra e 2 a pompa, con birre fisse e quasi la metà a rotazione, per offrire novità o birre stagionali ai clienti, ci spiega Davide. Di.Be.R. fornisce la Eggenberg Hopfenkonig, Porterhouse Porter, la Cornelissen King Mule Red Ale e Van Steenberge Wit. Con la qualità non si scherza!
A breve, per due giovedì al mese, i Balordi proporranno serate di musica dal vivo con Band selezionate da un giovane musicofilo. Sarà un quid in più in un servizio già completo che incontra i gusti di tutti, dai giovani ai “sempreverdi”.