Gustavo, il futuro della tradizione.
A Giulianova, in provincia di Teramo, al civico 5D di via Case di Trento: Gustavo, una pizzeria familiare che ha saputo portare la sua “napoletanità” in Abruzzo accompagnandola ad una ottima birra Krombacher
Mai come in questo caso la frase latina “nomen omen” è veritiera: se infatti nel nome c’è un destino, e qui lo interpretiamo come l’augurio di un bel destino, Gustavo inteso come declinazione del verbo gustare, e quindi come richiamo ai buoni gusti di un tempo, vuol essere non il passato ma il futuro che rispecchia e valorizza le tradizioni.
In tre parole Francesco, che ha pensato e progettato questo format, ha saputo esprimere la mission del locale che, insieme al fratello Lucio e alla nipote Martina, ha aperto il 31 luglio dello scorso anno.
È stato proprio il lockdown a stimolare nuove scelte di vita, così Francesco, dalla sua Franceschiello Eventi obbligatoriamente ferma per motivi sanitari, ha dirottato sulla ristorazione portando anche in questa le competenze sviluppate nella formulazione di grandi eventi, cioè separazione dei ruoli per i tre che così mettono a frutto le loro peculiari capacità, in una perfetta complementarità.
Così troviamo Francesco alla comunicazione su tutti i media e social, Lucio alla logistica e Martina alla gestione, e tutti e tre al servizio di Gustavo, un locale da gustare, per prodotti, servizio ed immagine.
A questa pizzeria va ascritto il merito di aver portato a Giulianova la pizza napoletana, quella vera, che nei pochi mesi di apertura permessi dalla pandemia, ha segnato un successo incredibile.
Poi il caos sanitario e l’asporto e il delivery di quest’anno con l’obiettivo di mantenere vivo il rapporto con la clientela.
E ora il ritorno al piacere di un locale che in estate è a dir poco magico.
A tanta squisitezza gastronomica corrisponde altrettanta qualità birraia, Krombacher, servita da Lanciotti Distribuzione di Tortoreto e declinata in hell, weizen e kellerbier, ogni stile in grado di essere abbinato ad una tipologia di pizza.
Come dice Francesco: un’accoppiata che ha il denominatore comune nella semplicità dei suoi ingredienti.
