Birra Amarcord a supporto dei locali

intervista birra amarcord

Fra le aziende birraie che in questi mesi si stanno misurando con quanto la pandemia ha cambiato il nostro settore birraio e, più in generale, il mondo horeca, ci siamo confrontati con Andrea Bagli, titolare con la sorella Elena dell’affermata azienda birraia Amarcord.

Nel tentativo di dare una risposta alle troppe domande che obbligatoriamente tormentano gli addetti ai lavori in questa crisi senza paragoni, preoccupati di cosa succederà domani e cosa fare oggi per gestire una fase 2 molto discussa e complicata, abbiamo scelto di osservare più da vicino alcune iniziative come #rinascitaitaliana, un esempio e uno stimolo per leggere cosa c’è all’orizzonte del “dopo Covid-19”.

volantino amarcord covid

“In questo momento dove è necessario essere ancora più uniti e solidali per affrontare al meglio le sfide che ci attendono, Birra Amarcord vuole supportare il DELIVERY della tua attività”- sono queste le parole introduttive all’iniziativa #rinascitaitaliana, volta a supportare un settore della ristorazione che in questo momento ha bisogno di riproporsi con il massimo dell’efficacia e con regole diverse al suo pubblico di consumatori.

Di questo, e per entrare nel merito del problema della ristorazione che ci sta a cuore, abbiamo domandato ad Andrea Bagli cosa troveremo di cambiato durante e dopo il Covid-19?

Tanto troveremo di cambiato, forse tutto. Insomma, dobbiamo quantomeno aspettarci per certo un anno diverso, nel nostro rapporto con tutti gli attori della filiera: i nostri distributori, i locali ed i consumatori finali. 

La nostra iniziativa nasce proprio dalla voglia di portare nella casa del consumatore finale la nostra birra.

Chi apprezza e beve Amarcord noi non lo abbiamo mai dimenticato e, soprattutto in questo momento, vogliamo tenere saldo questo rapporto.

#rinascitaitaliana è principalmente un’azione di sostegno solidale per tutti quei locali che fanno o faranno uso del delivery per dare servizio alla loro clientela.

Come produttori volevamo dare un segnale sia ai distributori che ai locali: ridurre temporaneamente le nostre rispettive marginalità per poter offrire un vantaggio economico concreto all’offerta food di chi si adopera per il servizio a domicilio.

Un’iniziativa nata proprio dalla voglia di portare nella casa del consumatore finale la nostra birra.

Mi dispiace solo per i tanti locali che non sono riusciti a proporsi con il delivery perché, a proposito della tua domanda su cosa troveremo di cambiato, il domani del locale è quello di saper proporre i propri servizi in maniera alternativa al passato: da questa esperienza ne sarebbero usciti maggiormente preparati agli inevitabili cambiamenti da affrontare nell’immediato futuro.

La storia di Birra Amarcord è quella di un birrificio che nasce con un forte legame con la cultura e la vita sociale del suo territorio, la sua caratteristica principale è stata sempre quella di saper leggere bene nel rapporto fra il prodotto birra e la tendenza ai consumi.

Abbiamo la speranza che da questa negativa esperienza si apra un percorso politico più lungimirante nei confronti delle nostre produzioni birraie? Possiamo ancora sperare in riprese e maggiori consumi birrai? Se lo Stato non interverrà con sufficiente supporto in liquidità che cosa accadrà nel settore produttivo di birra nel Paese?

Lo spessore della domanda va oltre le nostre esperienze in Amarcord ma proverò a risponderti dal mio angolo di osservazione come produttore.

Per tutto quest’anno la ripresa dei consumi nel settore horeca sarà lenta, se tutto va bene, e rappresenterà per certo una perdita importante.

Per Amarcord il settore dell’horeca rappresenta circa il 60% del mercato, vi lascio immaginare quanto le perdite di questo 2020 saranno più che importanti anche per la nostra azienda.

La crisi delle vendite nell’horeca sarà, purtroppo, devastante per tutto il settore dei microbirrifici artigianali e pertanto, senza un intervento statale, il quadrante, articolato e complesso, delle produzioni birraie nel nostro Paese ne uscirà con gravi danni, perdendo pezzi di economia e prospettive.

Sono, per altro, molto scettico sugli interventi dello Stato, sia nell’immediato che nel lungo periodo.

Noi oggi, anche con #rinascitaitaliana, ci stiamo concentrando su come affrontare la situazione, su come mantenere saldo il rapporto con i consumatori finali grazie ad azioni solidali e di aiuto alla filiera.

Contiamo di accompagnare la ripresa del mercato cercando di portare il maggior contributo possibile a quanto di nuovo ci troveremo ad affrontare sul mercato dei consumi birrai.

In questo momento abbiamo in progetto ulteriori iniziative di supporto per la Fase 2 e quindi rivolte anche all’asporto e più in generale alla riapertura dei locali, chiaramente non prescinderanno dall’osservazione e dall’evoluzione di questa fase… stiamo lavorando step by step per poter offrire l’aiuto più concreto possibile.

In redazione abbiamo scelto questa iniziativa di Amarcord come esempio di quanto sia importante sollecitare, avere idee, anche semplici tentativi di risposta, comunque tutto quanto è utile per reagire ad una crisi dalla quale potremo uscire solo mettendo in campo uno straordinario sforzo di cambiamento e sacrificio, in una parola che va di moda, sfoderando una grande resilienza.

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