“Mezzo litro” 100% italiana da 32 Via dei Birrai

UNA BIRRETTA ANCHE A PRANZO? SÌ, MA DI QUALITÀ: LA NUOVA PROPOSTA DI 32 VIA DEI BIRRAI È LA “MEZZO LITRO” 100% ITALIANA.

Cresce sempre più l’offerta di 32 Via dei Birrai, il birrificio veneto che gioca le proprie carte sul binomio vincente costituito dalla qualità artigianale del prodotto e dall’approccio di stampo industriale che garantisce un perfetto controllo dei processi di produzione.

La novità di questa fine estate è l’esordio di un nuovo formato, del tutto inedito per 32il mezzo litro, riservato alla sola Ambita, un vanto per l’azienda di Pederobba (Treviso): birra chiara monoluppolo, bandiera d’italianità di 32 nel mondo perché realizzata esclusivamente con ingredienti nazionali.

Il luppolo Brewer’s Gold viene infatti coltivato sulle colline adiacenti al birrificio, a Monfumo; come per le altre tipologie, l’acqua purissima proviene dalla sorgente di Schievenin, nell’omonima valle bellunese nel Comune di Quero Vas, a una ventina di minuti d’auto, «passa dalla rete per una prima garanzia di qualità, poi noi la sottoponiamo ulteriormente ai nostri controlli e la modifichiamo e tariamo a seconda del tipo di birra, perché anche l’acqua non è sempre uguale…».

Anche il malto è d’orzo nostrano, coltivato nella provincia di Venezia e Treviso. Non a caso, tra le coloratissime etichette che caratterizzano le otto tipologie di birra firmata 32 Via dei Birrai, Ambita vanta quella più variopinta di tutte: verde, bianca e rossa, ovviamente.

Ambita da mezzo litro sarà disponibile a partire da metà novembre 2023 

L’esordio con la “mezzo litro” della sola Ambita indica quella che è nel medesimo tempo una volontà diversa e la conferma di una scelta di fondo.

Volontà diversa perché, col nuovo formato, 32 Via dei Birrai si proietta su un ulteriore segmento di mercato, specifico ma tutt’altro che trascurabile, quello del consumatore che vuole “bere italiano” anche a pranzo: «Copriremo così la fascia dei singoli che desiderano una birra non troppo impegnativa né come quantità, né come caratteristiche organolettiche, per accompagnare il proprio pasto veloce di mezzodì, pensiamo soprattutto ai tanti stranieri che vogliono sorseggiare una birra tricolore quando si trovano nel nostro Paese», un mercato a sé specie in zone turistiche.

Via libera al nuovo formato, dunque, ma solo in questo specifico caso: per il resto, 32 Via dei Birrai conferma la propria scelta di fondo e adotta uno standard da 75 cl, per una ragione importante: «Prendiamo la stessa birra, la assaggiamo da una bottiglia da 33 cl, da 66 cl, da 75 cl e alla spina: cambia completamente il sapore, il cliente non sa il perché, noi sì. È il formato. Dato che noi ci vogliamo caratterizzare e ci distinguiamo per la costanza, abbiamo fatto una scelta tranchant», spiegano i fondatori di 32, Loreno MichielinFabiano Toffoli Alessandro Zilli.

Bottiglia da 75 cl, dunque, che presuppone l’utilizzo di un bicchiere, «lo predichiamo da sempre: per gustare al meglio una birra si apre la bottiglia, si prende il bicchiere, si fa schiumare, eccetera.

Quindi no lattina o bottiglia da 33 cl, anche se la distribuzione ce le chiede. Noi forniamo un metodo, il 75 cl va nel bicchiere, così ci si regala anche eleganza».

La stessa che si può riscontrare nell’altro formato, introdotto più di recente, la magnum da 1,5 litri, per fare della birra un oggetto da regalo.

32 VIA DEI BIRRAI è l’azienda creata nel 2006 a Pederobba (Treviso) da tre amici che, al bar, desideravano cambiare il mondo dei microbirrifici italiani, troppe volte caratterizzato dalla qualità incostante delle proprie produzioni.

I veneti Fabiano Toffoli (classe 1973, oggi mastro birraio), Loreno Michielin (classe 1968, direttore commerciale) e Alessandro Zilli (classe 1971, responsabile della ricerca e dello sviluppo) hanno imposto il loro standard: adesso 32 è una realtà tra le più consolidate, dinamiche e innovative del settore, nel nostro Paese.

È un birrificio che rimane piccolo nei numeri – sette dipendenti più i fondatori, 350 mila bottiglie all’anno – e quindi sa garantire un’attenzione di tipo artigianale, una cura del prodotto che i big proprio non possono permettersi; ma che, nel contempo, si caratterizza per un approccio industriale nei criteri di produzione, «il buon birrificio deve fornire uno standard, una costanza di qualità. Il sapore e la persistenza devono essere sempre uguali nel tempo, altrimenti il consumatore rimane deluso».

LE BIRRE – 32 Via dei Birrai, produce otto tipi diversi di birre, ognuno caratterizzato da uno specifico colore nell’iconica etichetta.

La Audace è una bionda totalmente biologica doppio malto che ha fatto messe di premi, dal secondo posto del Best Bio Beer 2022 all’oro dei World Beer Awards 2018.

La Nebra è un’ambrata dolce con nuances di fiori di sambuco, medaglia d’oro ai World Beer Awards 2019. E ancora: la Oppale è una bionda luppolata, la Curmi una bianca speziata con note di coriandolo e scorza d’arancio.

Poi ci sono sorsi più particolari, per palati esigenti, come quelli della Atra, una bruna morbida, della Admiral, rossa doppio malto, della Tre+due, leggera speziata con sentori di coriandolo e scorza d’arancia amara, e della Nectar, bruna al miele di castagno del Grappa, prodotta solo per il Natale.

E poi c’è la Ambita, birra chiara monoluppolo, 100% italiana perché prodotta esclusivamente con ingredienti locali.

LE CERTIFICAZIONI – 32 Via dei Birrai vanta un lungo elenco di riconoscimenti.

È ad esempio la prima in Italia certificata Slow Brewing, ente certificatore tedesco che seleziona in maniera indipendente birrifici accomunati dalla passione per l’alta qualità, «ci ha scelto perché siamo costanti», per l’utilizzo di pregiate materie prime e per i parametri microbiologici molto rigidi.

Ha il bollino ISO 9001 di DNV, che assicura l’elevata qualità dell’iter aziendale in ogni suo singolo settore, garantendo la rilevanza del metodo per tracciare ogni operazione.

E ancora: la certificazione NO OGM garantisce la totale assenza di contaminazione da OGM nelle materie prime, a partire dal luppolo di qualità altissima, grazie al quale 32 Via dei Birrai nel 2013 è stato il primo birrificio non belga a potersi fregiare del prestigioso riconoscimento Houblon Belge.

Dolomiti Energiagarantisce inoltre che l’azienda sia 100% energia pulita, tutta la filiera produttiva si basa su logiche ecocompatibili, si utilizza solo energia certificata proveniente da fonti rinnovabili e gli imballaggi e le confezioni sono sempre riciclabili.

Il bollino Itpi (Istituto Tutela Produttori Italiani) acclara infine che la produzione è completamente realizzata in Italia, a garanzia di una qualità superiore e controllata.

 

Banner Birreat
Birra & Sound è il punto di riferimento dei gestori dei locali. Notizie aggiornate sugli eventi più importanti del mondo della birra, le recensioni delle migliori aziende birraie, dei birrifici artigianali e dei locali. Birra&Sound è anche una vetrina per le aziende dell’indotto birraio.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here