Math sta per Mathieu, all’anagrafe Ferré.
Ovvero il fondatore, e birraio, del marchio che rispecchia il diminutivo del suo stesso nome.
Retroterra enologico, istintiva inclinazione per orzi e luppoli, segue un corso per la produzione casalinga.
E nel 2011, si lancia nell’avventura del brassaggio in una dimensione propriamente imprenditoriale.
La cornice della vicenda è quella della Toscana chiantigiana.
Da un impianto il cui potenziale in sala cottura è dichiarato attorno ai 15 ettolitri (per un volume complessivo annuo mediamente attestato sui 600), prende vita una gamma di etichette nella quale troviamo influenze diversificate.
Birre: La 70 (Belgian Specialty Ale), La 16 (Pice/Herb/Vegetable), La 68 (Witbier), La 27 (Dry Stout), La 10000 (Double IPA).