Granda porta la birra artigianale italiana in giro per l’Europa.
Dal Regno Unito al resto d’Europa, il progetto Land of Beer apre nuove strade e racconta le birre Granda a una nuova generazione di appassionati
Dopo un’estate densa di appuntamenti internazionali, grande successo per la partecipazione di Granda a “The Italian Pour” 2025, l’evento organizzato a Londra dall’Ambasciata Italiana nel Regno Unito che mostra le eccellenze del saper fare italiano. A rappresentare la birra artigianale nostrana, tra i vari birrifici, c’era Granda, suscitando l’interesse dei buyer inglesi, per la prima volta accanto ad altri prodotti d’eccellenza dell’agroalimentare italiano.
Il 4 settembre hanno avuto l’onore di rappresentare la birra artigianale italiana negli splendidi spazi dell’Ambasciata d’Italia a Londra, su invito dell’Ambasciatore Inigo Lambertini. Al loro fianco una selezione di birrifici italiani, tutti impegnati a presentare la creatività e la qualità del Paese a importatori, distributori, professionisti dell’hospitality e media britannici.
L’evento è stato organizzato da:
- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
- ITA – Italian Trade Agency (London) e Opportunitaly
- Beer52 (il beer club più grande al mondo)
- EeBriaTrade (piattaforma indipendente UK di distribuzione bevande)
Dalle sessioni a porte chiuse con esperti del mercato inglese alle degustazioni con abbinamenti gastronomici, è stata un’occasione unica per connettersi, collaborare e celebrare l’innovazione brassicola italiana nel cuore di Londra. La partecipazione a The Italian Pour ribadisce l’interesse di Granda per il mercato UK e consolida la sua presenza avviata con il progetto Beer52 e proseguita con la presenza al London Craft Beer Festival di luglio.
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Il Land Of Beer è completo: ecco tutte le birre
La fine dell’estate ha segnato il completamento del progetto Land Of Beer, il percorso di restyling e riposizionamento che ha ridisegnato l’immagine delle birre di Granda. Con Land of Beer ogni nuova birra diventa un cicerone alla scoperta dei valori fondanti del birrificio: creatività, indipendenza e anticonformismo.
Land of Beer è molto più di un nome: è il loro modo di raccontare Granda.
È un luogo fisico, rappresentato dal birrificio e dal territorio che li ospita e che porta lo stesso nome.
È un luogo simbolico, dove arte, design e tradizione brassicola si intrecciano con le influenze dei grandi Paesi birrari: non si è solo spettatori della scena internazionale, ma se ne è parte attiva.
È infine un luogo immaginario, popolato dai personaggi e dalle illustrazioni nate dalla mente creativa di Cesare Nai, un universo onirico in cui la birra prende vita in una dimensione narrativa e visiva inedita.
Questo nuovo linguaggio ha guidato anche il restyling delle etichette, rinnovato dopo oltre cinque anni per dialogare con una nuova generazione di appassionati, in Italia e all’estero. Collaborazioni internazionali, edizioni limitate, storytelling visivo e partecipazione ai festival europei completano una visione che non è un punto d’arrivo, ma la base per nuove evoluzioni.
Celebriamo quindi il completamento di Land of Beer, consapevoli che non è un punto d’arrivo, ma la base per nuove evoluzioni.
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Che cosa rappresentano le nostre nuove etichette
A condurre il viaggio nel Land of Beer sono tre personaggi onirici che si ritrovano sulle etichette delle diverse tipologie di birra: il Viaggiatore, il Dragone e lo Spirito, ai quali si affiancheranno nel tempo altre figure capaci di incarnare le mille sfaccettature dell’universo Granda.
Nel 2025 Granda ha introdotto un nuovo branding concept, fondato su figure semiastratte che uniscono immaginazione e concretezza. Questa visione nasce dalle radici del birrificio: “Granda” non è solo il nome dell’azienda, ma anche quello della terra in cui è nato il progetto.
Per questo il payoff Granda – Land of Beer racconta l’anima di un outsider, di un sognatore e di un viaggiatore. Le etichette non sono solo un elemento grafico, ma un vero e proprio racconto visivo: ogni birra è un piccolo frammento di storia che, insieme alle altre, compone l’universo del Land of Beer.
Il risultato è un’immagine che dona profondità e tattilità alle lattine, trasformando ogni prodotto in un’esperienza immersiva. La core line è composta da 12 birre, ognuna con una propria storia, che insieme formano un mosaico narrativo unico.
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La birra dell’autunno: Be Grapeful con BraufactuM
Land of Beer è anche il terreno fertile delle collaborazioni internazionali: progetti che nascono dall’incontro tra ingredienti tipici dei diversi Paesi e le eccellenze italiane, dando vita a edizioni limitate che celebrano la diversità e l’innovazione.
Tra questi, il progetto Be Grapeful esplora il mondo delle Italian Grape Ale con il mosto di uve moscato della cantina Vite Colte. Negli ultimi due anni sono nate ben otto birre, frutto di scambi che hanno coinvolto birrifici da Danimarca, Inghilterra, Germania, Norvegia, Olanda e Irlanda. Le più recenti sono state la Barrel Redemption, prodotta con New Realm Brewing di Atlanta e invecchiata in barrique già utilizzate per il barolo, e la Natural Absolution, realizzata con il birrificio belga De Ranke e prima fermentazione mista della storia di Granda.
Oggi sono lieti di annunciare la prossima release della serie Be Grapeful, la nona in assoluto, creata insieme a BraufactuM di Francoforte.
2025 IGA Project Release #9 – Be Grapeful (with BraufactuM)
Una Grape German Ale ispirata allo stile Kölsch, che celebra il punto d’incontro tra cultura brassicola e vinicola.
La serie Be Grapeful è molto più di un esercizio stilistico:
- Collaborazioni internazionali con birrifici europei di prestigio.
- Reinterpretazioni originali di stili classici.
- Un ponte tra birra e vino, che esplora possibilità creative su più livelli.
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Granda, con chi hanno fatto cosa
Ogni collaborazione di Granda ha visto l’impegno di persone tese nella ricerca di un linguaggio comune per scrivere un capitolo diverso nella storia della birra. Ognuna di queste ha un particolare distintivo e irripetibile che la rende una vera “limited edition”.
BRLO, birrificio di Berlino famoso per la sua creatività e il suo stile anticonvenzionale, è stata la prima realtà ad aprire il capitolo delle collaborazioni e ha dato vita alla Imperial Berliner Weisse.
Con De Molen (Olanda) è nata una Imperial Stout arricchita da mosto d’uva, con tannini e note tostate uniche. Con Mikkeller (Danimarca) è stata realizzata una IPA Brut dal corpo leggero e spumeggiante. Con To Øl (Danimarca) una birra a bassa fermentazione dal profilo aromatico elegante.
Wicklow Wolf (Irlanda) ha dato vita a una Fruity IGA dai sentori di pesca. Con Moor (Inghilterra) è stato creato un Barley Wine da 12% abv, intenso e fruttato. Lervig (Norvegia) ha collaborato a una birra fermentata con lievito Kveik. Con Hoppy People (Svizzera) è nata la Hazy Grape IPA “Heidi’s Secret Brew”.
Anche i birrifici italiani hanno contribuito: Brewfist (Exotic Grape Catharina Sour), Canediguerra (Pastry Porter al Gianduia con Guido Castagna), Birrificio Italiano (prima Hazy Italian Pils).
Infine, il team di Granda ha viaggiato per collaborare con:
- Brewdog (Scozia) – “The Grape Escape”, Imperial Italian Pils
- Lervig (Norvegia) – Hazy Italian Pils
- Fierce (Scozia) – “Adagio”, Italian Pils
- White Frontier (Svizzera) – “Grand Amour”, New England IPA
- Jopen (Paesi Bassi) – “Northern Haze”, Sour IPA
GRANDA
La storia di Granda è il racconto di un “cambio vita” radicale del suo fondatore scatenato dalla sua irrefrenabile necessità di sperimentare sempre nuove opportunità. Era la fine degli anni 2000 quando Ivano Astesana, affermato professionista nell’ambito della consulenza aziendale, decide di lasciare Milano e tornare a casa, in provincia di Cuneo, per subentrare al padre nella conduzione dell’azienda agricola di famiglia.
I tempi dilatati della campagna e gli spazi ampi della tenuta risvegliano in Ivano una passione giovanile: la produzione di birra. Nasce così, nel 2011 Granda, un piccolo birrificio agricolo che, nell’idea del suo fondatore, doveva servire per produrre la birra artigianale che veniva servita nella nuova birreria di Saluzzo che esiste tuttora ed è la tap room ufficiale del Birrificio.
Il pubblico accolse molto bene questa novità tanto che la sua fama, e di conseguenza le richieste, iniziarono ad arrivare prima da tutta la provincia per estendersi poi al Piemonte e, successivamente, all’Italia e all’estero.
Oggi Granda è una realtà in cui operano 11 addetti e produce circa 5.500 ettolitri di birra l’anno che vengono distribuiti in Italia e all’estero, segmento in forte crescita, negli USA, in Canada, Francia, Belgio, Danimarca, Portogallo, Germania, Svizzera e Slovenia.