La resurrezione dello spirito con F&G

La seconda vita della birra passa attraverso la distillazione, questa l’interpretazione di F&G Srl.

Anzi, la tripla distillazione così come è stata pensata e voluta da Graziano Fecchio di F&G Srl che ha fatto risorgere alcune delle sue birre attraverso alambicchi e botti che hanno contenuto nobili whisky scozzesi.

Il risultato? Una resurrezione dello spirito

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, diceva Lavoisier che era uno che la sapeva lunga.

Così come Graziano Fecchio, titolare della F&G Srl e da oltre quarant’anni immerso nel mondo della birra e dei distillati come pochi altri in Italia.

Precursore di mode, visionario lucido ma anche un pizzico folle, Fecchio non si è lasciato abbattere dalla pandemia e dai lockdown a intermittenza che hanno messo in crisi i locali italiani e, di conseguenza, i distributori e gli importatori come lui.

Non si è lasciato abbattere nemmeno quando, a pub con le serrande abbassate, gli sono arrivati dagli Stati Uniti i container di birra artigianale ordinati prima che arrivasse lo “tsunami”.

Centoventimila litri di ottima birra che sembravano destinati a scomparire così, nel nulla, prima ancora di cimentarsi alle spine e nelle pinte.

Ma, appunto, tutto si trasforma ed ecco Hopportunity, una linea di distillati a tiratura limitata ottenuti da single cask selezionati tra alcune delle più prestigiose distillerie scozzesi.

Caol Ila, uno dei gioielli di Islay, Deanston, dal cuore delle Highlands, Ardmore e Linkwood dal quel territorio vocato che è lo Speyside.

Sono quarantasette le botti che si sono prestate a ospitare per circa un anno le birre che sono state distillate per ben tre volte, seguendo la tradizione irlandese, arrivando a un grado di 59,9% vol prima di incontrare i nobili legni.

Le prime tre release sono una Hopportunity maturata in barili di Linkwood, mentre per le altre due si è pensato di ricorrere a una birra ben precisa ovvero la Black Mamba Oatmeal Stout di Aviator Brewing Company, birrificio che ha aperto i battenti nel 2008 in North Carolina.

Birra da 6,5% vol. che si presta decisamente bene per struttura e aromi, la morbidezza dell’avena impiegata e le note tostate di caffè e più dolci di cioccolato, a una permanenza a contatto con le botti che hanno affinato le note torbate del Caol Ila.

Di Hopportunity Black Mamba ne esistono due versioni: una, full proof a 58,9% vol, l’altra portata a 40% vol.

Entrambe però, così come la Linkwood, escono da cask singolo e pertanto non superano le 400 bottiglie nel caso del grado pieno o le 600 se a 40% vol.

Tutte bottiglie da mezzo litro, già pronte sul mercato ma che sul mercato resteranno poco considerate le richieste arrivate da tutta Italia e pure dall’estero.

L’operazione realizzata da Fecchio ha diversi significati e tra questi anche quello, en passant, di ottemperare a quelle esigenze di sostenibilità che sono diventate oggi un’urgenza, ma quello più affascinante per chi ama le birre e i suoi parenti più prossimi, ovvero i distillati di malto, è la possibilità di ritrovare i profumi della birra nello spirito nel quale è stata trasformata.

Una resurrezione dunque, nel vero senso della parola. Una resurrezione per la birra ovviamente, ma anche una resurrezione dei sensi per chi avrà l’Hopportunity di assaggiare questi distillati.

di Maurizio Maestrelli

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