Di birra in birra, di Paese in Paese

Amanti della storia e della birra, vi proponiamo tre musei birrai che vi faranno fare un tuffo nel passato e vi permetteranno di gustare con più passione e maggiore consapevolezza le vostre birre. 

Per molti italiani le feste che stiamo vivendo sono tempo di vacanza e di viaggi. Ma, anche se questo periodo potesse non stimolare la voglia di spostarsi, vi consigliamo dei luoghi che per i beer lovers sono irrinunciabili. Prendete quindi appunti se non altro per i prossimi viaggi, da soli o in compagnia. 

Il primo museo di cui parliamo ci porta in Inghilterra, per la precisione a Burton upon Trent, graziosa cittadina, facilmente raggiungibile in treno, a circa quarantacinque chilometri a nord di Birmingham.

Qui sorge il National Brewery Center Museum e se il nome della città non ha scatenato in voi il ricordo della mitica birra Bass, non potrete che immergervi nella storia della famiglia Bass fin dall’ingresso.

Credo sia inutile ricordare il ruolo della Bass nello sviluppo brassicolo inglese, e non solo, basti dire che nel 1877 era il birrificio più grande nel mondo. Questa storia chi visita il museo la tocca con mano grazie a elementi della collezione Bass originale.

È al tempo stesso un percorso nell’evoluzione della produzione e degli strumenti per commercializzare la birra, il riferimento è ai trasporti, dai carri trainati da cavalli ai macchinari a vapore, dalla strada ferrata fino ai veicoli più moderni.

La Brewing Experience ospita una raffinata collezione di veicoli, che comprende vagoni per le consegne, camion dei pompieri, un autobus a due piani e veicoli promozionali speciali, come un’auto da bottiglia Daimler degli anni ‘20 costruita per consegnare birra ai pub per scopi pubblicitari. A fine tour, è d’uopo una fermata alla tap room del Museo!

Torniamo sul continente europeo, la meta è il “Paradiso della Birra”, il Belgio e la sua capitale Bruxelles.

Qui, fuori dal centro turistico, nel quartiere di Anderlecht, troviamo la Brasserie Cantillon e il Musée Bruxellois de la Gueuze, qui si custodisce e si perpetua la produzione delle birre a fermentazione spontanea, qui la vostra visita diventa un’esperienza straordinaria che ogni vero appassionato di birra non può perdere.

È un viaggio a ritroso nel tempo, tutto risale al 1900 quando la Brasserie Cantillon nacque, questo museo è un patrimonio vivo perché qui ancora si produce con metodi e strumenti del periodo.

Il Museo è stato voluto dall’erede della famiglia Van Roy-Cantillon per evitare che andasse perduta l’arte brassicola tradizionale della Gueuze, ed è proprio da quando nel 1978 ha aperto i battenti che la fama della birra Cantillon ha oltrepassato i confini nazionali.

Oggi, da ottobre a fine marzo, si può assistere alle varie fasi della produzione di gueuze e lambic; una produzione che non è in grado di soddisfare la quantità di richieste e che per questo è più preziosa.

Un Museo questo che ti porta fuori dal mondo attuale e ti gratifica con un assaggio finale di Gueuze e Kriek… un momento sorprendente per chi non le ha mai assaggiate.

A solo un’ora di treno da Praga, la capitale ceca che merita una visita di almeno tre giorni per scoprirne le tante meraviglie, si arriva a Plzeň, la cittadina in cui è nata la birra da cui ha preso il nome, pils, pilsner, pilsener, ed ancora oggi vi è prodotta, secondo tradizione, la PilsnerUrquell.

A meno di un chilometro dalla fabbrica, troviamo il Pivovarské Muzeum che occupa l’edificio originale, del  XV secolo, della birreria.

Tante le cose da vedere che narrano la storia di una birra che dalla Boemia (ai tempi appartenente all’impero austro-ungarico) ha conquistato il mondo, emozionante osservare il bollitore di rame in cui fu prodotta la prima birra il 5 ottobre 1842 da Josef Groll, un bollitore rimasto incolume grazie ai sacrifici e al coraggio del personale del birrificio che l’hanno salvaguardato nonostante le distruzioni provocate da due guerre mondiali, curioso guardare il più piccolo boccale birraio del mondo, affascinante scoprire il maltificio in stile gotico, i sotterranei che ospitano le botti, i boccali di birra in tanti materiali, vetro, ceramica e stagno, e un’infinità di oggetti da collezione.

Gustare alla fine una Plzeň fredda spillata a caduta sarà la “ciliegina sulla torta” di un viaggio che vale veramente la pena.

Se questi musei hanno stimolato la vostra curiosità ma li ritenete troppo impegnativi in questo periodo e non volete allontanarvi dall’Italia, c’è un luogo che prima o poi dovrete visitare nel periodo delle feste.

È fatto di luci scintillanti, focolari crepitanti che riscaldano i cuori, stand di vendita con prodotti d’artigianato locali, un nostalgico fienile con panificio natalizio che profuma deliziosamente e una pista di pattinaggio con il suo pittoresco rifugio… e stupende birre da gustare, è la Foresta Natalizia Forst a Lagundo (BZ).

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