Organizziamo il domani

I fattori esterni che influenzeranno il comportamento dei consumatori.

In questo periodo circa un italiano su quattro, dato proveniente da numerose indagini, ha dichiarato di aver acquistato online pizza o sushi, altri hanno fatto accesso ai servizi di asporto e, il pubblico femminile in particolare, ha scelto di fare la spesa attraverso una delle tante piattaforme a disposizione.

Per certo abbiamo assistito in breve tempo ad uno sdoganamento del digitale in Italia nel comparto alimentare.

Un cambiamento epocale fortemente indotto dal Covid: senza questo scossone per raggiungere tali risultati avremmo dovuto attendere almeno un altro decennio.

Sicuramente è un segnale importante per capire che verso questo settore vanno orientati maggiori sforzi ed investimenti; il digitale ha dato conferma della sua pubblica utilità e, per quanto pensassimo che la ristorazione fosse un mercato ancora troppo timido e impreparato, su questo aspetto ha allungato il passo vertiginosamente.

Se durante il primo periodo di lockdown è stato lecito pensare che nuovi atteggiamenti del pubblico al consumo potessero essere per lo più indotti dalla necessità di evitare il più possibile di uscire di casa, ora, in questa sempre più realistica prospettiva di dover convivere per un tempo molto lungo con limitazioni e restrizioni che indurranno a scelte e comportamenti al consumo diversi e duraturi, dobbiamo orientare le nostre convinzioni sull’ineluttabile fatto che molti dei cambiamenti ereditati dalla pandemia rimarranno radicati nella nostra società come abitudini, genereranno inevitabilmente nuovi stili di vita.

Da altre indagini sugli acquisti effettuati online per il consumo quotidiano, emerge nettamente l’attenzione dell’acquirente ad orientarsi, quasi esclusivamente, verso prodotti buoni al giusto prezzo; ecco più in particolare la direzione delle loro richieste: prodotti sani, utili a mantenersi in forma e in salute, meglio se sostenibili e a basso impatto ambientale.

Tali risultati confermano tendenze già riscontrate in passato tra i consumatori italiani che, in questo periodo, sembra abbiano assunto un valore e un atteggiamento più netto e intransigente verso la salute e l’ambiente.

Tutto ciò deve essere letto in anticipo e compreso da chi vuole avere continuità come imprenditore in questo settore, comprendere il pubblico di domani è quanto di più importante ci sia da capire per tutti coloro che vorranno avere una nuova chance.

L’industria alimentare, supportata da importanti possibilità economiche per fare accesso al marketing, adeguerà presto i suoi prodotti ai cambiamenti di mercato.

Diversamente i piccoli produttori, l’intero mondo dell’horeca, composto principalmente da micro e piccole aziende, già caratterizzato nel periodo pre-covid da una endemica debolezza strutturale, corre il rischio di una severa punizione economica che aumenterà il numero di fallimenti per tutte quelle attività che non avranno la forza di reagire e adeguarsi.

Non si tratta di avere una visione più pessimistica rispetto alle attese ma, piuttosto, di prendere atto di cosa si troverà ad affrontare il nostro modello di offerta di servizi di ristorazione nel prossimo futuro.

Come rendere più digitale una pizzeria tradizionale? Quali riforme nell’organizzazione di un ristorante? Come incentivare e orientare la propria attività all’asporto e alle consegne a domicilio? Cosa cambiare e a quali costi? Cosa e come comunicare ai clienti? Quali cambiamenti sarà opportuno fare sui menu? Sono queste, e tantissime altre, le domande alle quali una attività nel mondo della ristorazione deve cominciare a rispondere; questo periodo di attesa verso un nuovo corso non deve essere gettato via, ne va del futuro della vostra attività.

Quali saranno, quindi, i fattori in grado di influenzare i comportamenti dei clienti? Proviamo a riassumerli: la prima preoccupazione per il futuro è la salute, segue la crisi economica.

In questo complesso contesto socio-economico la pandemia lascerà nei consumatori una maggiore consapevolezza del fatto che un buono stato di salute passa dall’alimentazione e dal giusto apporto di alimenti, crescerà sempre di più la ricerca della qualità unitamente alla ricerca di un consumo sano e, non ultima, in una condizione di crisi economica globale, l’attenzione al prezzo.

Purtroppo questa crisi inciderà profondamente a livello strutturale nel comparto della ristorazione e dell’intrattenimento italiano.

Per questo dobbiamo pensare al futuro e lavorare oggi per farsi trovare preparati quando la morsa di questa crisi si allenterà.

Raccogliamo ora le nostre energie e iniziamo a costruire qualcosa che ci servirà domani, ad esempio un database dei vostri clienti.

Ne parleremo nel prossimo numero, a partire dal chiarire cos’è un database, a cosa serve, come si può fare e soprattutto come dovrà essere utilizzato.

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