Casa Veccia

A Camalò, piccolo borgo nel comune di Povegliano, in provincia di Treviso, nasce nel 2011 un microbirrificio che in soli due anni sta bruciando le tappe e si sta facendo conoscere al di fuori del confine territoriale.
La data ufficiale di nascita di Casa Veccia – Ivan Borsato Birraio, questo il nome completo e poi vi diremo perché, è gennaio 2011 ma tutto comincia due anni prima quando Ivan, Nicola, Daniele e Luca, quattro amici non al bar ma intorno ad una cotta, iniziano a fare birra con il metodo all-grain ed un impianto da 100 litri semi-professionale; un inizio quasi per scherzo che ben presto si trasforma in passione per la birra artigianale, dalla passione alla professionalità il passo è breve per Ivan che, senza più il supporto degli amici impossibilitati a seguirlo su questa strada, prosegue nella sua determinazione fra tante difficoltà e, come dice, “muri di gomma” fino all’ufficializzazione: nel 2011 vede la luce il MicroBirrificio Casa Veccia-Ivan Borsato Birraio. Un nome “imponente” che va spiegato, e a spiegarlo è proprio Ivan: “Casa Veccia” per la location, quella che da sempre con  gli amici chiamavamo così, Ivan Borsato Birraio perché un artigiano ci deve mettere la faccia in ciò che fa, celarmi dietro un nome di fantasia e dire sempre “noi” invece che “io” quando presento il prodotto, mi sembrava una bugia. Il Birraio è come un cuoco, crea delle ricette per solleticare il palato delle persone … quando vado al ristorante, ci vado perché so chi cucina, non dovrebbe essere lo stesso con la birra? Tutto chiaro!
La prima birra prodotta è stata la Dazio, realizzata con luppoli americani Cascade e Amarillo, a seguire la Formenton, una birra di grano, e la Calibro 5, una Belgian Pale Ale, ora se ne sono aggiunte altre due, la Special, conosciuta nel suo territorio di origine come Vacanze Romane, ispirata alle birre d’abbazia, e la Milo, la nuovissima Porter in stile londinese.
Andiamo a conoscerle, ne vale la pena.


Dazio grad.alc. 6,2% vol.
Birra in american pale ale, mediamente alcolica e amara; colore ambrato; profumi terziari come pepe, cuoio, chiodi di garofano e liquirizia fanno capolino a temperature di degustazioni medio alte. D’estate invece, servita fresca, l’amaro dei luppoli americani la rende dissetante.  Divertente scoprire che il nome nasce da un gioco di parole: ” se la birra è americana … sicuramente paga dazio”… e che siamo nel mondo APA è indiscutibile!
Formenton grad. alc. 5,8% vol.
Nasce dall’unione di due stili, weisse e blanche, ed è un po’ di tutto: nota tipica di banana delle weisse, fresca, poco alcolica, ma con il sentore di buccia d’arancia al naso e in bocca.  Il nome Formenton richiama il dialetto veneto e ricorda ad Ivano il profumo dei campi del frumento appena tagliato, dell’erba, cioè le sue sensazioni quando l’ha brassata e bevuta per la prima volta.
Calibro 5 grad. alc. 5% vol.
In stile Belgian Ale nonostante l’uso di lievito Kolsh, è una birra “maltata” le cui note di verde e di fieno lasciano spazio ad un amaro poco invadente, ma persistente nel tempo. Il basso grado alcolico la rende idonea ad essere consumata a basse temperature per dissetare e rinfrescare, ma anche a qualche grado in più per poter sentire profumi e aromi del malto.
Special (Vacanze Romane) grad. alc. 6,8% vol.
Una Belgian Strong Ale ispirata alle birre di abbazia, mediamente alcolica, con un buon corpo, le cui note speziate di pepe, cannella, chiodi di garofano del primo assaggio lasciano il posto ad una nota amara non troppo marcata che non è neppure così persistente da rendersi fastidiosa. Ancora una volta il nome che doveva essere spezial giocando tra l’appartenenza della birra alla categoria “speciale” e la presenza importante delle Spezie ma…
Molo grad. alc. 5,5% vol.
Una Porter in stile londinese, prodotta con malti tostati e torrefatti. Profumo forte di tostatura, schiuma compatta e fine, bassa gasatura. In bocca note di caffè e liquirizia lasciano il posto ad un amaro di malto persistente. Definita da Ivano una birra da “tabacco”, noi diremmo da degustare a piccoli sorsi… è una birra insolita e di valore.
Divertenti e simpatiche anche le etichette che, guardatele bene, raccontano una storia come in Special il cui sfondo rappresenta i colli di Roma o nella Formenton in cui tutto rappresenta una scena di festa paesana, le luci, gli striscioni, l’aspetto da oste, con le immancabili pecore di Kukuxumusu, le salsicce e un piccolo tributo a Jaccoviti con il salame a fetta sbieca. Qualità e comunicazione, ottimi ingredienti per un birrificio “giovane”!

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