Brouwerij Haacht

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In Belgio, a pochi km da Bruxelles nel Brabante fiammingo.

Per visitare una birreria indipendente e a conduzione familiare, con tradizione ultracentenaria e grande modernità di struttura e organizzazione.
In occasione della fiera di Gent siamo stati, guidati da Giuseppe Ferrante Key Account Manager di Haacht, in visita a Boortmeerbeek, cittadina limitrofa alla città di Haacht nota per aver dato il nome ad uno dei Birrifici più importanti del Belgio. Siamo stati immediatamente colpiti  dalla maestosità dello stabilimento di produzione che ha mantenuto le facciate storiche ottocentesche di quando era un caseificio.
È proprio al direttore del caseificio , Eugène De Ro, esperto di “fermentazione”, che si deve l’evoluzione verso il mondo della birra: fu lui, nel 1898, a produrre la prima birra ad alta fermentazione e, quattro anni dopo, la prima a bassa fermentazione.
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Di lì a pochi anni, correva il 1929, il caseificio chiuse per sempre e il birrificio iniziò la produzione di nuovi tipi di birra: Bock, Export, Pilsen e StoutAle. Da allora è stato un crescendo, al fondatore è succeduto il genero Alfred van der Kelen ed oggi, con Frédéric van der Kelen, siamo alla quarta generazione, pronta ad affrontare le sfide del futuro. Tutto questo lo scopriamo appena messo piede alla sede del Brouwerij Haacht e se, vedendo l’esterno, abbiamo pensato di trovare una struttura dei tempi passati, la visita ci ha fatto ricredere: qui tutto è ultramoderno, funzionale e organizzato, il ciclo di produzione è completo, fino all’imbottigliamento creato già nel 1950. È del 1990 l’inizio dei lavori di ammodernamento, portati a termine nel 2010, e proprio le nuove tecnologie permettono al Birrificio di offrire sempre ai consumatori una qualità ottimale e costante.

Cosa sorprende di questo Birrificio veramente unico, le cui dimensioni richiamano più un modello industriale che artigianale, è che da qui escono birre prodotte con maestria artigianale. Brouwerij Haacht è un mix di tradizione e modernità, sono queste caratteristiche che lo hanno reso il terzo più grande produttore di birra pilsner presente sul mercato belga. Non c’è belga che non abbia bevuto la Premium Pils Primus, la birra del Duca di Brabante, né appassionato birrofilo che non apprezzi la linea Charles Quint, tre birre imperiali ad alta fermentazione. 
Sempre il 1990 segna un’altra tappa fondamentale per il Birrificio Haacht, è l’anno in cui i monaci Norbertini, che nel 1133 avevano fondato a Tongerlo una comunità monastica e fin dal 12° secolo vi avevano prodotto birra (produzione interrotta con la prima guerra mondiale), scelgono questo Birrificio familiare con tradizione di qualità e  di autenticità per affidargli la licenza di produzione e commercializzazione delle loro birre. Viene nuovamente prodotta la birra d’abbazia Tongerlo!

Siamo stati in visita anche all’Abbazia, autentico gioiello immerso nella natura. A colpirci è stato subito il motto dei frati che troneggia sulla porta anteriore risalente al 14° secolo, “Festina Lente”, cioè “affrettati lentamente”, apparentemente contraddittorio ma che sta ad indicare un modo di agire senza indugi, ma con prudenza. Per chi, oltre la birra, ama l’arte ricordiamo che nel Da Vinci Museum dell’Abbazia di Tongerlo, è esposta un’antica e fedele copia dell’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. A noi ha emozionato tantissimo!

Non poteva mancare in questo tour una fermata al locale Haacht, proprio di fronte allo stabilimento, dove abbiamo gustato un ottimo aperibirra.

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